Quale tipologia di scaldasalviette scegliere

Gli scaldasalviette non sono altro che particolari tipologie di termosifoni, adoperati per asciugare:

– Accappatoi;
– Asciugamani;
– Biancheria varia;

che negli ultimi tempi stanno trovando larga diffusione grazie anche al vantaggio di occupare poco spazio.

Specificatamente pensato per bagni e cucine, solitamente verniciati con pitture epossidiche, per renderli resistenti alla possibile corrosione di agenti chimici e proprio a tal motivo adatti in quegli ambienti particolarmente umidi.

Grazie a l’impiego di questi viene meno quello sgradevole odore di umido che ad esempio gli asciugamani tendono ad avere durante l’inverno, impregnando l’ambiente e proprio a questo proposito vengono progettati con larghi spazi in modo da poter appendere i teli.

Gli scaldasalviette chiamati anche termoarredi si diversificano tra loro in base al loro funzionamento e alimentazione adoperata, essendo questi collegati o alla caldaia del riscaldamento o alla resa elettrica.

In quelli elettrici il funzionamento è indipendente dall’accensione o meno del riscaldamento, dipendendo questo da una resistenza elettrica che riscalda il liquido termovettore interno all’apparecchio.

Questi possono anche presentare o meno un termostato, interno o esterno, utile per poter programmare sia l’orario di accensione, sia la temperatura desiderata, ma possono anche prevedere un funzionamento misto, in base al quale la temperatura di mandata della caldaia viene mantenuta base per riscaldare più il bagno che le altre stanze.

Tra le diverse tipologie troviamo quelli a parete, a piantana e quello ribaltabile, ottimo come stendibiancheria quando fuori piove.

Tra i materiali più comunemente utilizzati troviamo l’alluminio e l’acciaio, mentre le forme più comuni che possiamo trovare sono quelli a tubo, anello, piastra, componibili.

E’ importante tenerlo distante almeno 60 cm dalla presa di corrente, evitando di appoggiare biancheria e quant’altro in corrispondenza delle prese d’aria; è inoltre consigliabile posizionarlo lontano da acqua e possibili schizzi d’acqua.

Infine verificare che l’apparecchio riporti le sigle IPX4 o IPX5, indicanti la resistenza all’acqua.

Se doveste riscontrare qualche difficoltà nell’installazione di questi dispositivi, vi consigliamo di rivolgervi ad un’elettricista